L’Ultimo Viaggio di Nonna Rosa

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Nella piccola cittadina di Monteluce, dove le colline si abbracciano e il tempo sembra scorrere più lentamente, viveva Nonna Rosa. A ottant’anni, Rosa era una figura iconica del quartiere, con i suoi capelli bianchi come la neve, il sorriso sempre pronto e le mani esperte nel preparare i piatti della tradizione. Era un faro di saggezza e amore, un punto di riferimento per tutti, specialmente per la sua nipote, Giulia.

Giulia, ventenne, aveva trascorso gran parte della sua infanzia accanto a Nonna Rosa. Ogni domenica, la ragazza si recava a casa della nonna, dove trascorrevano ore a cucinare insieme. Nonna Rosa le insegnava ricette di famiglia, raccontandole storie del passato e trasmettendole il valore delle tradizioni. La cucina era il loro rifugio, un luogo dove le risate si mescolavano ai profumi avvolgenti di sugo, pane appena sfornato e dolci.

Ma con il passare del tempo, la salute di Nonna Rosa cominciò a deteriorarsi. Le visite dal dottore divennero più frequenti, e ogni volta, Giulia temeva di ricevere notizie sconvolgenti. Rosa affrontava le sue malattie con dignità, ma nei suoi occhi si leggeva la stanchezza. Giulia sapeva che il momento in cui avrebbe dovuto dire addio si stava avvicinando, e questo pensiero la riempiva di angoscia.

Un pomeriggio d’estate, Nonna Rosa chiamò Giulia e le disse: “Tesoro, voglio farti un regalo. Ho deciso che voglio fare un viaggio, l’ultimo viaggio, prima di andare.” Giulia, col cuore in subbuglio, non poteva credere a ciò che stava ascoltando. “Nonna, dove vuoi andare?” chiese, trattenendo le lacrime. Rosa sorrise e rispose: “Vorrei tornare al mare, a quella piccola spiaggia dove andavamo quando eri piccola.”

Nonostante il timore di quello che potesse significare, Giulia acconsentì. Era il desiderio della nonna e, sebbene sapesse che questo viaggio avrebbe potuto segnare un addio, voleva onorare la sua volontà. In pochi giorni, prepararono tutto. Rosa aveva sempre amato il mare, e Giulia ricordava con affetto i pomeriggi trascorsi a giocare tra le onde e a raccogliere conchiglie.

Quando arrivarono alla spiaggia, il sole splendeva alto nel cielo, e l’odore del mare riempiva l’aria. Nonna Rosa, con una leggera difficoltà, si sedette sulla sabbia, gli occhi che brillavano di gioia e nostalgia. “È bellissimo, vero?” disse, sorridendo a Giulia. La ragazza la guardò e si rese conto di quanto fosse importante per lei quel momento. La nonna era felice, e questo la riempiva di un amore immenso.

Trascorsero giorni meravigliosi insieme. Ogni mattina, Giulia preparava la colazione, e poi insieme passeggiavano lungo la riva, raccogliendo conchiglie e raccontandosi storie. Rosa condivideva aneddoti della sua giovinezza, e Giulia ascoltava rapita, assaporando ogni parola. La risata della nonna risuonava come una melodia, e la ragazza sapeva che quei momenti sarebbero stati incisi nel suo cuore per sempre.

Una sera, mentre il sole tramontava, dipingendo il cielo di sfumature dorate e rosse, Nonna Rosa si fermò a guardare l’orizzonte. “Sai, cara, il mare è come la vita. A volte è calmo, altre volte è in tempesta, ma è sempre bello. E noi siamo come le onde: possiamo affrontare qualsiasi cosa, basta non smettere di nuotare.” Le parole della nonna risuonavano nella mente di Giulia, e un senso di pace la avvolse.

Tuttavia, col passare dei giorni, la salute di Rosa iniziò a peggiorare. Giulia si rese conto che la nonna stava facendo uno sforzo straordinario per godersi il viaggio. Ogni sera, tornavano in albergo, e Giulia si accorgeva della fatica nei movimenti della nonna. Ma Rosa non si lamentava mai. Era grata per quel tempo insieme e per l’amore che le circondava.

Una notte, mentre Giulia si preparava per andare a dormire, sentì la nonna che la chiamava. Accorse nella sua stanza e la trovò seduta sul letto, pallida ma con un sorriso sereno. “Giulia, voglio che tu sappia quanto sei importante per me. Non è la fine, ma un nuovo inizio. Ho vissuto una vita piena di amore e gioia, e ti porterò sempre con me.” Le lacrime scesero sul viso di Giulia, mentre abbracciava forte la nonna.

Il giorno seguente, Rosa non si sentì bene. Giulia, preoccupata, la portò dal medico. La diagnosi fu chiara: la malattia si era aggravata. La nonna avrebbe dovuto tornare a casa. In quel momento, il cuore di Giulia si spezzò. Voleva che quel viaggio continuasse, ma sapeva che era tempo di tornare.

Il viaggio di ritorno fu silenzioso. Giulia teneva la mano della nonna, e il dolore era palpabile. Arrivati a casa, Nonna Rosa si sentì stanca, ma determinata a trascorrere ancora qualche giorno con la sua amata nipote. Giulia si prese cura di lei con tutto il suo amore, ogni giorno cercando di riportare un sorriso sul suo volto.

Il giorno dopo, mentre Giulia stava preparando una zuppa, sentì la nonna che la chiamava. Quando si avvicinò, Rosa la guardò con gli occhi pieni di amore e serenità. “Giulia, voglio che tu sappia che ogni ricordo che abbiamo condiviso è una gemma preziosa nel mio cuore. Anche quando non ci sarò più, io sarò sempre con te.”

Le parole della nonna risuonavano nella mente di Giulia come un canto dolce e malinconico. Sapeva che il tempo stava finendo, ma si sentiva grata per ogni singolo istante passato insieme. Le lacrime scorrevano, ma la ragazza sapeva che doveva essere forte per Rosa.

Una mattina, dopo una notte tranquilla, Giulia si svegliò e trovò la nonna in un sonno profondo. Si avvicinò al letto e le accarezzò la mano, sentendo una calma surreale. Rosa sembrava serena, e in quel momento Giulia capì che la nonna stava per intraprendere il suo ultimo viaggio.

Con il cuore pesante, si sedette accanto a lei, stringendole la mano. “Ti voglio bene, nonna. Sei la mia luce.” E in quel momento, Nonna Rosa aprì gli occhi e sorrise. “Anche io ti voglio bene, tesoro. Non dimenticare mai chi sei e da dove vieni.”

Pochi minuti dopo, Rosa chiuse gli occhi per sempre. Giulia rimase lì, abbracciandola, lasciando che le lacrime scorressero. Il dolore era immenso, ma nel suo cuore sapeva che la nonna viveva nei suoi ricordi e nei suoi insegnamenti.

I giorni successivi furono difficili, ma Giulia si aggrappò a ogni parola di Rosa. Decise di onorare la sua memoria continuando a cucinare le ricette che la nonna le aveva insegnato. Ogni piatto preparato era una celebrazione della vita e dell’amore che avevano condiviso.

Col passare del tempo, Giulia trovò conforto nei ricordi e nella bellezza della vita. Nonostante la perdita, portava sempre con sé la luce di Nonna Rosa, come una guida nelle sue scelte e nei suoi sogni. E mentre si affacciava alla vita, sapeva che ogni passo sarebbe stato accompagnato dall’amore eterno della sua nonna.